"Molte persone di rango onorevole furono prima marchiate con il ferro e poi condannate alle miniere [...] oppure furono segate a metà"
L'autore romano provava un grande astio nei confronti del princeps dell'impero, e quindi la verità e la fantasia si mischiano, in modo da far apparire Caligola come un mostro assetato di sangue. E per questo fine la scelta della morte che affliggeva l'imperatore ai suoi nemici non è casuale: la uccisione per segatura, assolutamente estranea alla cultura romana, doveva apparire come un atto degno della peggiore barbarie. Svetonio inoltre apparteneva alla classe senatoria, e fu proprio il senato a uccidere l'imperatore nel 41 d.c., messosi d'accordo con la guardia pretoriana. Il vero intento di questi scritti appare chiaro: attraverso l'imbarbarimento del nemico politico, svetonio voleva giustificare le azioni della propria classe sociale, rappresentata quindi come vera garante dell'ordine della res publica
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