Sunday, March 22, 2020

Post #02 Origine della parola

Durante l'impero romano la sega era ben noto. La sega infatti è uno strumento  molto antico, le cui origini potrebbero perfino essere antecedenti ai miti, che facevano risalire l'origine della sega a Calo, nipote di Dedalo. Le prime testimonianze in occidente risalgono alle prime dinastie egizie, mentre in oriente, nelle valli cinesi, la parola "锯 " (pronuncia: Ju) è una parola che traccia le sue origini all'origine della stessa lingua cinese, 4000 anni fa. I romani, grandi utilizzatori delle tecniche, ne facevano un uso estensivo in tutto il loro territorio e avevano una parola comune, ovvero "serra". 
Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, la parola cadde in disuso in tutto il territorio, eccezion fatta per una ex provincia periferica: la Spagna, dove la parola latina serra divenne "sierra" e il verbo che ne contraddistingue l'utilizzo (in italiano segare) è diventato "serrare". Questo processo è stato invece invertito in tutte le altre lingue di origine romanza: infatti in paesi come italia e francia è stato il verbo a dare origine al sostantivo, e non viceversa. 
Nelle province italiane la parola "serra" cadde in disuso presto, anche perchè nel corso dell'alto medioevo, durante le invasioni barbariche e le grandi guerre del popolo franco, le tecniche non avanzarono in maniera sostanziale e l'utilizzo della sega calò drasticamente. A calare tuttavia non fu il verbo latino che stava a significare "tagliare", ovvero "secare". Questa parola, di uso comune, non aveva un significato strettamente collegato alle tecniche, e quindi era molto comune dentro la popolazione. Questo utilizzo con il significato di "tagliare" è sopravvissuto per tutto il medioevo, come testimoniato dal canto VIII dell'inferno della commedia:
"Tosto che 'l duca e io nel legno fui,
segando se ne va l'antica prora
de l'acqua più che non suol con altrui"
Questa situazione cambiò nel corso del basso medioevo, quando l'europa conobbe un periodo di grande espansione economica e di popolazione, grazie ad una congiuntura climatica favorevole e una maggior stabilità interna data dalla nascita dei primi stati nazionali e del sacro romano impero. Per far fronte ad una sempre maggiore richiesta di cibo da parte della popolazione europea in espansione si inziò a disboscare i grandi boschi presenti in Europa e per far ciò si ricominciò ad utilizzare in maniera massiccia la sega, a cui si doveva attribuire un nuovo nome, e si è optato per una contrazione del verbo segare, ovvero "sega", parola che si pensa sia stato inventato nel corso del XIV secolo.
Il doppio segnificato di "segare", sia in ambito tecnico sia in ambito comune, è proseguito per tutto il rinascimento, come testimoniato dal canto XVII de "La Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso
"Vengon sotto Gazèl quei che le biade
segaron nel vicin campo fecondo,
e piú suso insin là dove ricade
il fiume al precipizio suo secondo."
Nel corso dell'età moderna però, con l'avanzamento delle tecniche, la parola segare si è legata sempre di più al suo significato più tecnico ed è caduto in disuso il suo utilizzo comune, sostituita progressivamente dalla parola "tagliare" (dal tardo latino "taliare"). 

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